la pazza inter vince la più pazza partita del decennio
- opinionicalcistich
- 7 giorni fa
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contro tutti i pronostici l’inter si qualifica per la finale di champions league: battuto il barcellona con una doppia sfida difficilmente repricabile per emozioni e imprevedibilità.
avevamo sbagliato, lo ammettiamo: non credevamo che l’inter, dopo le occasioni mancate e gli errori (propri e arbitrali) dell’andata potesse arrivare in finale. eppure…
ci siamo dovuti (per fortuna e felicemente) ricredere e lo abbiamo fatto grazie a una tra le migliori partite che una squadra di calcio possa giocare: difesa che tiene botta nonostante un attacco avversario fantascientifico, scambi e giocate di qualità mai banali e sempre dritte verso la porta, attacchi precisi ed efficienti, grande prova atletica e IMMENSO cuore, arma necessaria per ribaltare qualsiasi pronostico.
È stato un capolavoro di inzaghi che (forse perché a san siro, forse memore dell’andata) ha impostato una partita meno di attesa dopo i goal segnati; è stato un capolavoro della società, che (nonostante gli errori, evidenti, sul mercato – con la pur sacrosanta giustificazione della situazione economico-finanziaria) ha messo a disposizione di inzaghi un instant team che nelle gare secche ha pochissimi rivali; è stato un capolavoro dei calciatori, che sono veramente andati oltre le loro possibilità fisiche e mentali per non solo reggere 200 e passa minuti con il gioco e i giocatori di qualità del barcellona, ma soprattutto per pungere quando serviva, soffrire quando serviva, combattere (sempre) e portare a casa una qualificazione entusiasmante per qualsiasi tifoso neroazzurro e, siamo sicuri, anche per gli spettatori neutrali.
chi ama il calcio non può non aver amato una doppia sfida così (ben 13 goal) e non può non aver amato l’inter per questi 210 minuti più recupero: ci lamentiamo spesso di come il calcio sia in decadenza, annoi le nuove generazioni perché le partite sono sempre più tattiche e monotone, con poche giocate di qualità e con risultati striminziti o scontati, perciò non possiamo che ringraziare l’inter di marotta, inzaghi, sommer, bisseck, acerbi, bastoni, dumfries, di marco, mikhy, chala, barella, lautaro, thuram, renato augusto, darmian, de vrij, frattesi, zielinsky, taremi e soprattutto dei tifosi interisti, che oggi possono ancor di più andare fieri della propria squadra.
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