opinioni

approfittando della pausa delle nazionali per i campionati di primo livello, vi raccontiamo la nostra esperienza nel matchday di una storica squadra inglese, la seconda più antica di londra e oggi in terza serie: tra le case dell'east london, eccovi il leyton orient.

l'italia si assicura quantomeno un posto ai play-off sperando di tornare a giocare un mondiale a 12 anni di distanza: ma francamente ci preoccuperemmo di come giocarlo questo mondiale.

i fischi di trapattoni? la corsa di mazzone? le proteste di mourinho? la giacca di allegri? scordatevele. luis enrique apre la strada dell'allenatore scacchista, che guida dall'alto i suoi giocatori-pedine. e la cosa non ci piace per niente.

inizia il secondo anno giocato con il nuovo format della champions league: nel complesso contenti di come stia andando ma, nonostante le modalità siano state stravolte, non abbiamo visto stravolgimenti nei risultati.

non è certo il mercato della premier league, ma la serie a ha regalato alcuni bei colpi, squadre quasi tutte rinforzate e non eccessive perdite per il campionato (salvo alcuni gravi casi)

già alla prima giornata abbiamo assistito al primo storico intervento dell'arbitro che ha spiegato una decisione del var: non sono mancate polemiche ma soprattutto storiche similitudini

budget insensato, storia poca (o nulla), tifosi pochi (per fortuna buoni), bacino insignificante (vedremo come andrà), sviluppo calciatori italiani nemmeno per scherzo: dobbiamo proseguire?

ogni commento è sprecato, ogni opinione superflua, ogni pensiero tempo perso: psg-inter è stato quanto di più brutto una finale potesse esprimere come spettacolo. che sia colpa di inzaghi, colpa dei giocatori, colpa della società, stramerito dei soldi del psg o della bravo di luis enrique poco importa: il punteggio record con cui si è conclusa è l'unico che conta.

il chelsea è la prima squadra a vincere tutti i tornei UEFA e il marchio di fabbrica è degli allenatori italiani: vialli, di matteo, sarri e maresca, epoche e modi giocare diversi ma stesso risultato, quello che conta.

sommer e donnarumma assoluti protagonisti delle semifinali di champions league

contro tutti i pronostici l’inter si qualifica per la finale di champions league: battuto il barcellona con una doppia sfida storica

l'andata della semifinale di champions league è stata la partita delle occasioni perse per i neroazzurri: sia per demeriti propri che per assurdità di regolamento che per qualità dell'avversario alla lunga venute fuori, il 3-3 in catalogna è stato per la squadra di inzaghi il segnale che in finale difficilmente si arriverà. parliamone.

troppo spesso si è parlato di contratti e clausole e pochissimo di quanto sia un piacere vedere giocare un calciatore come dybala

play-off di Champions League amarissimi per atalanta, milan e juventus, eliminate clamorosamente da squadre di seconda(terza?quarta?) fascia

il doppio degli spettatori ma un terzo dei ricavi: perché la finale di champions league vale meno di quella del superbowl?

tanti acquisti importanti: un calciomercato di riparazione o di "rivoluzione" in serie a?

la vicenda udinese-roma ci dà occasione di commentare il fenomeno che ormai da anni porta a centinaia di trasferte vietate: ci sarà mai...

come tutte le cessioni importanti, anche quella di kvara al paris saint germain suscita polemiche

un breve periodo di calo non puó compromettere il ritorno a un chelsea finalmente competitivo in premier league

la kings league conquista tutti: su sky totti, ibra, piqué, toni, pirlo, marchisio con blur e trombetta