è lo scudetto di conte, è lo scudetto di mcfratm, non è lo scudetto di dela
- opinionicalcistich
- 24 mag
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il napoli è di nuovo campione d'italia dopo solo un anno di pausa. se nel 2022 è stato lo scudetto di spalletti, kvara e osimhen, questo è tutto di conte e mctominay: l'allenatore infrange tanti cuori quanti record, lo scozzese è meritatamente il miglior giocatore della serie a. de laurentiis? il napoli è stato più forte anche di lui...

il napoli è ormai, a buona pace delle tante rivali del centro e nord italia, una big indiscussa del nostro campionato. due scudetti in tre anni sono la prova di una squadra che ha trovato una chiara dimensione nell'elitè del calcio italiano: due anni fa una cavalcata senza rivali, quest'anno un testa a testa fino all'ultima giornata, intervallati da un anno assurdo, causato da chi? ora ne parliamo.
pochi dissentiranno dal pensare che nel 2022-2023 gran parte del merito di quello scudetto fu di luciano spalletti: dopo un ottimo primo anno concluso al terzo posto che segnò il ritorno in champions dopo anni di buio, quella stagione fu così esaltante e da portare in bacheca il più prestigioso trofeo italiano con ben cinque giornate di anticipo, nonostante l'estate precedente il napoli avesse perso pilastri come koulibaly, ruiz, insigne e mertens. non è raro nella recente (e vincente) storia recente degli azzurri assistere a cessioni illustri in momenti strani. quest'anno è successo di nuovo.
nonostante un buon mercato estivo (non eccezionale dato che il napoli non poteva offrire la partecipazione a coppe europee) che ha portato il napoli in testa al campionato per quasi tutto il girone d'andata, a gennaio la società di de laurentiis ha voluto scherzare col fuoco: una cessione come quella di kvara, miglior giocatore della squadra e della serie a, avvenuta nei primi dieci giorni di gennaio e alla quale non è seguito un acquisto adeguato, è stata quantomeno rischiosa.
d'accordo che nel girone d'andata i due esterni che dovevano partire indietro nelle gerarchie di conte (neres e politano) stavano stupendo, è vero che il napoli non aveva coppe, è vero che kvara spingeva per la cessione da mesi, ma non sostituire per niente il georgiano (perché il sovrappeso okafor è stata quasi una presa in giro) è stata la peggiore mossa che il presidente cinematografo potesse fare.
non stupiscono allora le ingerenze di conte, famoso sì per cercare di compattare il gruppo dietro al "non siamo i più forti", ma consapevole che le mosse societarie non vanno certo nella direzione di una comunione di intenti con la parte sportiva.
ecco perché lo scudetto è in grande parte proprio dell'allenatore leccese: una squadra non certo più forte di inter, milan e juventus, con tante scommesse (grazie a lui vinte) e che viene pure sabotata dalla propria stanza dei bottoni, nonostante tanti passi falsi, infortuni e periodi di scoramento, è riuscita a compattarsi nel momento decisivo e sfruttare al massimo i periodi no dell'inter (ne parleremo di come si è mangiata lo scudetto quando sapremo, dopo la finale di champions, se finirà o meno la stagione con zeru tituli).
per un personaggio capace di vincere ovunque sia andato (unico allenatore italiano a vincere lo scudetto con tre squadre diverse), un altro che era alla prima esperienza fuori da casa sua. scott mctominay è stato, dopo la partita, annunciato come miglior giocatore della serie a 2024-2025. meritatamente, diciamo noi.
una vita al manchester united, una vita a portare da solo sulle spalle l'eredità del vivaio dei red devils (nei periodi di gloria erano 5/6 di alto livello a militare nella prima squadra) e adesso, in un anno, già nel cuore dei napoletani: mcfratm, come già soprannominato da compagni e tifosi, è stato decisivo per 18 volte (12 goal e 6 assist) nel tabellino, incalcolabili durante la stagione per grinta, qualità e leadership, quella che ha potuto imparare negli anni del grande united di ferguson, suo maestro e compatriota.
unico complimento che possiamo fare a dela è proprio l'aver fatto in modo che la direzione sportiva assecondasse le richieste dell'allenatore: lo scozzese, lukaku e neres sono stati 3 acquisti fortemente richiesti da conte che hanno determinato, è fuor di dubbio, la vittoria finale.
con qualche patema d'animo che poteva essere risparmiato ma che ha reso il tutto ancora più bello.
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