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la juventus non sa più vincere

dopo una serie di pareggi sono arrivate anche due sconfitte consecutive, portando a 7 partite la striscia senza vittorie della juventus: ci avviciniamo al record di claudio ranieri che però nel 2009 portò al suo esonero. quale sarà il destino di tudor?

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alla bandiera della juventus, giampiero boniperti, è associata l'espressione "vincere non è importante, è l'unica cosa che conta".

tralasciando il fatto che la paternità di questa non è dell'ex attaccante e dirigente bianconero ma di un suo collaboratore, che a sua volta riprese un coach americano e la sua “winning isn't everything, it's the only thing”, questa frase è diventata la pietra miliare dell'identità juventina: tanti, nelle seguenti generazioni di dirigenti e allenatori della juventus, hanno perciò fatta loro questa guida, ricercando quasi sempre la vittoria, della singola partita quanto dei campionati, a discapito per esempio della ricerca del bel gioco o della formazione di talenti. conta vincere oggi, non come si vince né costruendo in modo di vincere domani. solo oggi.

e allora, quando i risultati non arrivano, ci si sta poco a considerare tutto un fallimento.

se prendiamo in esame gli ultimi decenni, però, qualcosa non torna.

la storia della juventus è ovvio abbia avuto un prima e un dopo calciopoli, e di questo parliamo.

infatti al ritorno in serie a, dopo l'ottimo primo anno con il quale claudio ranieri portò subito la juventus al terzo posto, nella stagione successiva arrivò l'attuale striscia più lunga di partita senza vittorie (8) che portò all'esonero di sir claudio, seppur avvenuto per le ultime giornate di campionato, nonostante addirittura un miglioramento della posizione in classifica dato il secondo posto finale. lì la juventus, sulla scia del trend di puntare su allenatori giovani fatti in casa (erano i primi anni di guardiola al barcellona), scelse ciro ferrara (praticamente senza esperienza): durò poco perché, arrivati a metà campionato, i risultati non arrivavano, e venne sostituito dal traghettatore zaccheroni, che portò il primo settimo posto.

in estate allora si scelse un allenatore che con il suo gioco offensivo era stato l'anno prima artefice del miracolo sampdoria: luigi delneri. risultato? secondo settimo posto ed esonero.

ritorniamo alla juventinità, si pensò: ecco antonio conte, giovane allenatore con esperienza solo di serie minori. andò benissimo. perché? perché la juventus vinse subito: tre scudetti consecutivi, anche se frutto di un gioco non propriamente spumeggiante.

dove le vittorie non arrivavano era però in champions: facciamo allora ancora un passo indietro nella ricerca del gioco e ricerchiamo la vittoria di "corto muso" anche in champions, dove i bianconeri non sono la squadra nettamente più forte come invece è in serie a.

avete già capito che arrivò massimiliano allegri.

anche qui solo vittorie in campionato (5 scudetti su 5 anni) e vittoria in champions sfiorata per due volte. tutti contenti.

però il mondo stava cambiando, e gli schiaffi presi dall'ajax di ten hag hanno fatto andare la dirigenza di nuovo controcorrente rispetto all'identità bonipertiana come era successo con la scelta di ferrara e delneri. questa volta la scelta è ricaduta su sarri, un allentore che non aveva mai vinto niente ma che faceva il gioco migliore in serie a.

ed ecco una contraddizione: sarri vinse subito il campionato, stava tracciando una strada per vincere col bel gioco, ma arriva l'esonero dopo un anno. si sceglie pirlo per tornare alla juventinità non perdendo la strada nella ricerca della vittoria col bel gioco. la vittoria però non arrivò, allora altro esonero in estate.

e che fa la juventus? pensa che forse la strada del bel gioco non è quella da perseguire, serve tornare subito a vincere, e chi può farlo meglio di allegri?

tre anni di contratto a cifre monstre (per la situazione delicata di quegli anni) e un ritorno a spendere con forza sul mercato dopo aver più o meno assorbito le spese per cr7.

c'è poco da dire, quelli sono stati anni deludenti: che non ci sarebbe stato bel gioco era messo in conto, che si sarebbe stati pure lontanissimi dal vincere no: 4°, 7° e 3° posto, a distanze siderali dai primi. però allegri non verrà mai esonerato, nonostante il peggior piazzamento dall'anno di delneri, e si andò semplicemente a scadenza.

dato che col "corto muso" non si vince più, si torna a ricercare la vittoria col bel gioco, si prende thiago motta, allenatore del bologna che stupisce l'italia giocando bene e vincendo, arrivando a qualificarsi per la champions league, come uno scudetto per i rossoblu.

e come poteva andare se non con milioni spesi sul mercato e champions quasi sfuggita? esonero ovviamente.

il rimpiazzo di fine stagione, tudor, diventa allenatore anche per questa stagione: mancanza di alternative o capacità dimostrate, fatto sta che è lui la guida della juventus pur non avendo avuto positive esperienze alle spalle.

la stagione era iniziata con qualche speranza: le altre big latitano e la juventus sembra avere una buona vena offensiva.

purtroppo, peró, fa da contr'altare una linea difensiva debole negli uomini e nell'assetto, non aiutata per niente da un centrocampo non certo di primo livello. ecco che, venuti meno i tanti goal delle prime uscite, sono venuti meno anche i risultati: dal 13 settembre non si vince piú, prima 5 pareggi consecutivi e ora le sconfitte di como e madrid.

al bernabeu la sintesi dei problemi dell'ultimo mese: difesa sempre in sofferenza (se non fosse stato per il super di gregorio, i goal subiti sarebbero potuti essere molti di piú) e un attacco per niente incisivo, capace di non rendere occasioni da goal delle sbandate clamorose della difesa dei blancos, che nel nuovo corso per niente stanno attenti a non prenderle.

si parla già di tudor in bilico.

per forza. vedendo l'ultimo decennio, gli allenatori della juventus hanno il destino segnato: se vieni preso per giocare bene, non hai tempo di imporre il tuo gioco se non ottieni subito risultati; se sei preso per ottenere subito risultati, ovviamente viene esonerato se non lo fai; se hai un contratto monstre e non vinci e non giochi bene, rimani.

secondo noi, tudor alla pausa delle nazionali a novembre verrà esonerato e arriverà palladino.

che dite?


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