valori e rispetto, questi sconosciuti
- opinionicalcistich
- 4 mag
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con lecce-napoli si concludono dei giorni devastanti nel rapporto tra istituzioni calcistiche e tifosi/società: dalle decisioni per la morte di papa francesco a quella per la tragica scomparsa del fisioterapista del lecce, niente è stato (diremmo giustamente) accettato di buon grado da chi ha dovuto subire queste scelte. vediamo perché

premessa: come in ogni ambito e settore delle società, ci deve essere un organo decisionale forte che dia linee guida generali e governi il caos delle volontà particolari. è pur vero, comunque, che occorre sempre ascoltare il parere di chi è coinvolto, in modo che non subisca le decisioni ma ne sia parte.
questa settimana sembra proprio che non sia successo niente di tutto ciò.
partiamo dal giorno di pasquetta, in cui da calendario erano state stabilite 3 partite di serie a, l'intera giornata di serie b e di un girone di serie c: prime partite alle ore 12:30, il grosso del programma alle 15 e qualche gara alle 18 e alle 20:30/20:45. tutte annullate.
l'annuncio della morte del papa è avvenuta circa alle 10 del mattino, con la lega serie a che di fretta e furia ha annullato le proprie partite (serie a e primavera 1), salvo poi arrivare la decisione della figc intorno alle ore 11/11:30.
ciò che ha guidato gli organi istituzionali del calcio è stato, come al solito, il "si è fatto sempre così": per la morte di papa giovanni paolo II, nel 2005, sono stati infatti annullate le partite del weekend della sua scomparsa, ma con un'enorme differenza, ossia che la morte (e la conseguente decisione dell'annullamento) arrivò la sera del sabato.
ora, giusto o sbagliato che sia, è comunque una scelta legittima quella di annullare comunque una forma di intrattenimento che certamente cozza con un lutto nazionale (perché tale è considerata per l'italia la morte del pontefice), ma secondo noi poco o nulla si è pensato ai tifosi. annullare un'intera giornata di campionato a pochissime ore dal calcio d'inizio significa aver lasciato i tifosi all'esterno degli stadi dopo ore di viaggio (pensiamo ai tifosi del bari a bolzano o quelli della fiorentina a cagliari, solo per citare alcuni casi). è stata consultata qualche società nel prendere questa decisione? è stato ascoltato il parere del consiglio federale? è stato (anche soltanto) anticipato ai slo (supporter liaison officer, ossia i responsabili delle tifoserie nominati dai singoli club) o questa è una figura costituita dalla lega solo per le comunicazioni delle sanzioni e dei divieti delle trasferte?
non si parla a prescindere del voler o meno rinviare le partite (pensiamo sia futili le discussioni sul rinvio delle partite del sabato successivo, giorno dei funerali di papa francesco) perché è comunque una decisione presa con anticipo e con coerenza, elementi assolutamente assenti nel caso di cui abbiamo appena discusso.
proprio parlando del weekend, ecco un altro caso in cui la lega è sembrata completamente discostata dalla realtà di tifosi e club: la tragica scomparsa di graziano fiorita, storico fisioterapista del lecce.
ritrovato senza vita la mattina di giovedi dopo un infarto fulminante avvenuto durante la notte, è stato disposta per ovvi motivi il rinvio della partita tra atalanta e lecce, ma soltanto di 48 ore. inutili le richieste del lecce di aspettare quantomeno il funerale del suo graziano: la decisione della lega è definitiva. giuste le polemiche suscitate praticamente da chiunque, perché chiunque abbia ancora un minimo di amore per questo gioco capisce che tutto passa davanti diritti tv e calendari intasati.
"nessun valore, nessun colore" recita la maglia che il lecce ha indossato per la partita, e non c'è altro di più appropriato nella settimana del rispetto mancato e dei valori calpestati.
diteci la vostra (anche se la immaginiamo...)
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