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dobbiamo commentare veramente la finale di champions?

ogni commento è sprecato, ogni opinione superflua, ogni pensiero tempo perso: psg-inter è stato quanto di più brutto una finale potesse esprimere come spettacolo. che sia colpa di inzaghi, colpa dei giocatori, colpa della società, stramerito dei soldi del psg o della bravo di luis enrique poco importa: il punteggio record con cui si è conclusa è l'unico che conta.


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5-0. cinque a zero. psg 5, inter 0.

tanti modi per scriverlo, uno solo modo di leggerlo: il risultato più largo visto al 90esimo di una finale di champions league.

come dicevamo, quando si assiste a queste partite c'è poco di cui discutere.

non si può parlare di singoli episodi, per esempio: non è certo finita così solo per l'erroraccio di barella che vuole ottenere il corner e invece fa segnare il psg in ripartenza o quello di di marco che si addormenta tenendo in gioco tutti; certo è che una somma di più episodi come questi porta inevitabilmente a pensare che tanto diversamente non poteva finire.

ma perché questa somma ha così tanti elementi? c'è chi addita tutto ai calciatori, rei di non aver dato tutto e messo il cuore (parere personale, impossibile: come si può farlo in una finale di champions?), c'è chi dice che inzaghi non sia stato all'altezza nelle scelte, per esempio: di marco era evidente fosse da settimane (anche mesi) fuori condizione, pavard invece di bisseck (chi lo ha capito?), lautaro l'ombra di se stesso ma nessun sostituto all'altezza (o messo nelle condizioni di esserlo). anche qui tanti aspetti da considerare che, a giochi fatti, si sono rivelati degni di nota negativa.

possiamo anche accennare alla società che, l'avevamo detto a gennaio, non ha rinforzato una squadra che credeva nel triplete, non dando ricambi adeguati a sostenere con profitto le tre competizioni, dalle quali, infatti, si è usciti con zeru tituli.

parlare solo di demeriti di una parte, pur doveroso perché in un 5-0 la squadra perdente come minimo non era pari livello dell'avversario, ci sembra però ridurre i grandi meriti del paris saint germain che finalmente, dopo più di un decennio di tentativi, miliardi spesi e speranze disattese, è riuscito a costruire una squadra di talento, giovane e con fame (binomio che forse potevano sperimentare prima, senza passare anni dietro figurine e giocatori a fine carriera) e allenata come si deve da un vero allenatore (perché luis enrique allena e insegna calcio, e, vuoi o non vuoi, se si è bravi a farlo si arriva al risultato).

ci sembra di aver detto tutto, di aver toccato tutti gli aspetti che hanno potuto determinare questo risultato storico: se ne abbiamo dimenticato qualcuno o volete dirci la vostra su uno, noi siamo sempre qui.



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